Separatori di idrocarburi e oli minerali
I separatori di idrocarburi e oli naturali si occupano del trattamento delle acque di scarico provenienti da:
- Autolavaggi;
- Autofficine;
- Stazioni di servizio
Disponibile anche per notevoli portate, i separatori di idrocarburi e oli minerali vengono utilizzati singolarmente o abbinati con gli impianti di prima pioggia,per il trattamento in continuo delle acque meteoriche di dilavamento di superfici a rischio di inquinamento accidentale o persistente.
Sono apparecchiature di tipo statico il cui scopo principale è la rimozione delle sostanze leggere, in primo luogo le particelle di idrocarburi che, se non emulsionate, flottano naturalmente in superficie.
Queste sostanze, sempre più diffuse e particolarmente pericolose a causa del loro elevato potere inquinante, possono contaminare le acque in occasione di operazioni di manutenzione di apparecchiature meccaniche, del lavaggio degli automezzi o a causa del dilavamento delle superfici stradali provocato dalle acque meteoriche.
La normativa italiana, a partire dal D.Lgs. 152/2006, indica dei limiti di concentrazione ammessi nelle diverse situazioni di scarico.
I separatori di idrocarburi e oli minerali sono impiegati, in particolare, per il trattamento delle acque di scarico di:
• autolavaggi;
• autofficine;
• stazioni di servizio;
• parcheggi;
e per il trattamento in continuo delle acque meteoriche di dilavamento quando la normativa ne richiede il trattamento integrale e per tutta la durata della precipitazione.
In quest’ultimo caso, proprio per le aree a rischio di inquinamento accidentale o persistente, i separatori di idrocarburi e di oli minerali sono i più utilizzati in quanto l’irregolarità e l’imprevedibilità delle precipitazioni rendono complesso, e spesso impossibile, l’intervento su inquinanti diversi da quelli separabili per gravità.
La progettazione e la realizzazione di queste apparecchiature sono disciplinate dalle norme UNI EN 858.
La potenzialità del separatore viene definito dalla taglia nominale (TN) corrispondente al valore della portata
trattabile, espressa in l/s, nelle condizioni dei test di prova previsti dalla succitate norme.
I separatori di idrocarburi e oli minerali sono suddivisi in due classi di efficienza:
• separatori in classe II: tenore di idrocarburi residuo < 100 mg/l
• separatori in classe I: tenore di idrocarburi residuo < 5 mg/l
La maggiore efficienza dei separatori in classe I è normalmente ottenuta mediante l’impiego di dispositivi, denominati “a coalescenza”.
Questi dispositivi sono in grado di provocare l’aggregazione delle particelle di idrocarburi facilitandone la separazione dall’acqua e l’accumulo sulla superficie della zona di separazione da cui devono periodicamente essere asportati.
I punti di forza di un buon sistema a coalescenza sono la facilità di manutenzione ed una efficacia costante nel tempo.
Per evitare la fuoriuscita di idrocarburi dall’apparecchiatura in caso di sversamenti occasionali o di eccessivo accumulo di queste sostanze per carenza di manutenzione, devono essere dotati di un sistema di chiusura costituito da un otturatore galleggiante.
Le norme UNI EN 858 stabiliscono anche la configurazione del sistema, che può variare a seconda della tipologia dei reflui e dei rendimenti depurativi richiesti, e la scelta della taglia nominale.
La configurazione richiesta nella maggioranza dei casi viene, è quella che richiede anche una zona per la decantazione e l’accumulo di materiali quali fango, limo e sabbie sedimentano.
Il volume di questa zona, che può risultare separata oppure combinata con la zona di separazione oli, dipende dalle caratteristiche dei reflui ma deve essere di almeno 100 litri per litro/secondo di taglia nominale del separatore.
Nella scelta della taglia nominale del separatore è importante distinguere tra classe del separatore e rendimenti effettivi.
I tenori misurati sono quelli relativi a condizioni di prova eseguite in laboratorio che, se da una parte sono molto severe e “pesanti”, dall’altra non sono spesso assimilabili a quelle di esercizio.
Chi vende un separatore con tenore residuo “in tabella”, quindi, dovrebbe ben mettere in evidenza questa differenza che può essere sostanziale.
Nella scelta di un separatore, infatti, nel passaggio dalle taglie di laboratorio a quelle effettive dovrebbero utilizzati dei coefficienti di sicurezza che possono arrivare anche a 4.
È opportuno sottolineare che questi sistemi agiscono riducendo:
• il contenuto di idrocarburi non emulsionati e le sostanze più leggere dell’acqua
• il contenuto di solidi sospesi decantabili
Inquinamenti di tipo disciolto o sostanze presenti in emulsione e solidi non decantabili in sospensione possono, quando richiesto dall’autorità competente, essere rimossi solo con trattamenti di tipo specifico.
Inoltre, nel caso di trattamento di acque di origine meteorica, è necessario tenere conto della possibilità che al separatore affluiscano portate superiori a quella nominale a causa di eventi meteorici di intensità particolarmente elevata.
In questo caso, il sistema adottato deve essere in grado di sfiorare la portata in eccesso senza interferire sull’efficacia di trattamento per la portata nominale.
Separatori di idrocarburi e oli minerali prefabbricati in classe I serie DSI
Gli impianti serie DSI, sono separatori di idrocarburi in classe I (tenore di idrocarburi residuo < 5 mg/l) prefabbricati a pianta rettangolare.
Progettati e realizzate nel pieno rispetto delle norme UNI EN 828, sia per quanto riguarda le volumetrie sia per le prescrizioni costruttive, sono costituiti da:
• una zona decantazione con un volume utile di 100 litri x TN che, a seconda dei modelli, risulta separata oppure combinata con la zona di separazione oli.
• una zona di flottazione dotata di sistema a coalescenza e otturatore galleggiante, per la separazione degli idrocarburi con una capacita di accumulo si queste sostanze di almeno 10 l x TN.
Realizzati in calcestruzzo confezionato con cemento Portland (conforme a UNI EN 197-1) rinforzato con fibre strutturali e con aggregati conformi a UNI EN 12620, sono provviste di marcatura CE.
I materiali utilizzati e la particolare tecnica costruttiva garantiscono una elevata resistenza nei confronti degli idrocarburi e la perfetta tenuta idraulica dei manufatti, senza alcuna necessità di rivestimenti interni.
Il processo costruttivo e la rispondenza alle Norme sono garantite dal possesso dei requisiti richiesti dalle UNI EN ISO 9001:2008.
Per consentirne la trasportabilità, in funzione della Taglia Nominale possono essere costituiti da un unico monoblocco, comprendente sia la zona di decantazione che quella di flottazione, o da due o più manufatti separati.
Il sistema a coalescenza, necessario per ottenere i rendimenti richiesti dalla normativa, a seconda dei modelli può essere costituito da:
• un filtro reticolare in poliuretano a cellule aperte cilindrico, integrato nell’otturatore
• uno o più filtri reticolari in poliuretano a cellule aperte piani, posti ortogonalmente al flusso
• pacchi lamellari a struttura incrociata con funzionamento equicorrente
• pacchi lamellari a struttura incrociata con funzionamento controcorrente
Come richiesto dalla normativa, sulla bocca d’uscita è installato un “otturatore a galleggiante” tarato sul peso specifico degli idrocarburi da rimuovere, che ne evita lo sversamento nello scarico in caso di esaurimento della capacità di ritenzione del separatore.
I separatori di idrocarburi serie DSI, possono essere dotati di una sezione finale di affinamento, mediante filtrazione su materiale oleoassorbente, per la rimozione di eventuali tracce di idrocarburi residui.
Vengono utilizzati nei casi in cui è prevista la presenza di leggere quantità di idrocarburi emulsionati, quindi non separabili per gravità, e sia richiesto un grado di rimozione particolarmente spinto.
A richiesta il separatore può essere fornito di un sistema di allarme in caso di eccessiva presenza di idrocarburi.
Oltre agli impianti serie DSI, sono disponibili anche separatori di idrocarburi con le seguenti configurazioni:
Serie SI:
separatori di idrocarburi in classe I (tenore di idrocarburi residuo < 5 mg/l), con le stesse caratteristiche della serie DSI, ma privi del comparto di decantazione.
Serie DS0: separatori di idrocarburi in classe II (tenore di idrocarburi residuo < 100 mg/l) costituiti da:
Una zona decantazione con un volume utile di 100 litri x TN che, a seconda dei modelli, risulta separata oppure combinata con la zona di separazione oli.
Una zona di flottazione, priva di sistema a coalescenza, dotata di otturatore galleggiante.
Serie DSO
Separatori di idrocarburi in classe II (tenore di idrocarburi residuo < 100 mg/l), con le stesse caratteristiche della serie DSo, ma privi del comparto di decantazione.